Lettera del Parroco – San Fulgenzio,
Roma, 12 novembre 2022
Carissimi,
con piacere vi scrivo per raccontarvi il fermento di questi primi mesi del nuovo anno pastorale.
Siamo coinvolti nel secondo anno del cammino sinodale con tutta la chiesa, in particolare con la chiesa italiana, concretamente con la chiesa di Roma.
Ci sono stati proposti tre “cantieri”, cioè tre aspetti della vita parrocchiale in cui le comunità parrocchiali italiane, interpellate durante l’anno passato, hanno manifestato il bisogno di crescere. Il primo, chiamato Cantiere della strada e del villaggio, riguarda l’apertura all’esterno: mettersi in ascolto del mondo intorno a noi, delle realtà che si trovano nel nostro territorio ma con cui forse come comunità parrocchiale abbiamo poche relazioni. Il secondo, il Cantiere dell’ospitalità e della casa, riguarda invece il bisogno di vivere più intensamente in parrocchia il senso di famiglia accogliente, di condivisione fraterna, di corresponsabilità. Il terzo è il Cantiere delle diaconie e della formazione spirituale, che mira a crescere insieme attraverso momenti di riflessione, di ascolto, di preghiera, per poterci mettere a servizio gli uni degli altri con un solido fondamento interiore. I nostri vescovi ci hanno proposto di iniziare questo percorso di crescita scegliendo uno di questi tre cantieri su cui focalizzarci.
Nell’assemblea parrocchiale che abbiamo vissuto domenica 16 ottobre – alcuni di voi erano presenti – siamo partiti dal confrontarsi su punti di forza e limiti della nostra comunità, per cercare poi di capire su che cosa puntare in questo anno pastorale. Tutti i presenti, considerando i tre cantieri, hanno convenuto che si tratta di tre ambiti fondamentali della vita parrocchiale, in cui abbiamo ugualmente bisogno di crescere, impegnandoci con nuovo entusiasmo. Dovendo fare una scelta, le preferenze si sono convogliate in parità sul secondo e sul terzo cantiere.
Le esigenze che sono emerse sono molteplici. C’è quella di ritrovare quel senso di unità, di familiarità, di comunità che si è un po’ affievolito, e che va comunque sempre alimentato; si sente forte il desiderio di condivisione, di ascoltarci e sentirci tutti partecipi di ogni aspetto e di ogni scelta della vita parrocchiale; ma è emerso fortemente da parte di tutti anche il bisogno di nutrire la nostra fede, ravvivando il legame della vita interiore con le realtà concrete che si affrontano ogni giorno, attraverso momenti di preghiera, di ascolto della Parola di Dio, di formazione e di riflessione su temi scelti.
Queste esigenze guideranno dunque il nostro percorso parrocchiale di quest’anno, mettendo insieme elementi del secondo e del terzo cantiere. Con l’equipe pastorale vogliamo cominciare subito a proporre degli appuntamenti, e contemporaneamente chiediamo a tutti coloro che si sentono parte di questa comunità di portare suggerimenti.
Abbiamo pensato di programmare durante l’anno cinque assemblee domenicali, in cui a turno le varie realtà parrocchiali raccontino ciò che stanno vivendo, condividendo gioie e fatiche, e rendano partecipi la comunità delle scelte che hanno pensato di fare: in tal modo raccoglieranno anche da una parte suggerimenti e conferme, dall’altra adesione o – se occorre – sostegno concreto.
La prima di queste assemblee si terrà domenica 27 novembre mattina; cominceranno il cammino di condivisione i volontari dell’accoglienza – coloro che si occupano delle famiglie di rifugiati ospitati in parrocchia –, del Centro di ascolto Caritas e di tutte le realtà caritative presenti in parrocchia.
Per quanto riguarda la formazione, pensiamo di organizzare un ciclo di incontri su diversi temi; qualche idea è già venuta fuori, ma vogliamo raccogliere altre proposte da tutti voi.
Per quanto riguarda la preghiera, come potete vedere dagli appuntamenti parrocchiali abbiamo già iniziato l’adorazione eucaristica ogni primo giovedì del mese, oltre al rosario e ai vespri quotidiani; per il tempo di Avvento troverete altre piccole novità.
Allora, iniziamo con desiderio e fiducia questo percorso, certi che porterà frutti di comunione, di fede e di servizio.
Buon cammino!