Ringraziamento alla fine dell’anno 2017 della comunità parrocchiale San Fulgenzio

Ringraziamento alla fine dell’anno 2017
della comunità parrocchiale San Fulgenzio

Quest’anno il ringraziamento comunitario è stato scritto con il contributo di quindici persone, il doppio di quelle che parteciparono l’anno scorso.

Grazie Padre per i cinquanta anni di questa comunità e per la ricca eredità che ci hanno consegnato coloro ci hanno preceduto. Grazie per il clima sereno e accogliente della festa di autunno con cui abbiamo iniziato questo anniversario.

Grazie Padre per il dono del tuo Spirito, che ancora quest’anno ci ha immersi tante volte nella tua ricca vita, in questa nostra casa comune. Attraverso le celebrazioni del tuo amore ci fai comunità di figlie e figli tuoi, sorelle e fratelli tra noi, a servizio del mondo. Non c’è una celebrazione da cui non usciamo con qualcosa da portare a casa e da custodire. Grazie per Badema che nella veglia di Pentecoste ha ricevuto i sacramenti di iniziazione. Grazie per i bambini che hanno ricevuto il battesimo, per quelli che sono stati ammessi alla mensa eucaristica, per i ragazzi e gli adulti confermati dallo Spirito. Grazie per le coppie che hanno invocato sulla loro vita matrimoniale il tuo Spirito di comunione e per le ordinazioni di Sunil, Alessio, Marcio e Arul. Grazie per i malati che sono stati sostenuti dall’unzione e per la tua misericordia che ci ha rialzati tante volte nel cammino. Grazie perché, dopo un percorso di ascolto e di discernimento, ci hai permesso di condividere la mensa dell’Eucaristia con una coppia di sposi, che si sono sentiti accolti dalla comunità amorevolmente e fraternamente.

Grazie perché continuamente ci hai rivolto la tua parola, per raccontarci ancora il tuo amore fedele e gratuito, per rinnovare la nostra speranza, per attirarci all’amore, per correggerci, per curarci. Grazie per le parole del Padre nostro che ci sono state riconsegnate in una forma nuova: “non abbandonarci nella tentazione”. La tua fedeltà e la tua misericordia ci riempiono di gioia.

Grazie perché non ci hai lasciato soli nelle nostre fatiche. Hai camminato al nostro fianco, spronandoci nei momenti di sfiducia, sorreggendoci nelle cadute e colmando con la tua misericordia la nostra inadeguatezza. Ci hai donato gli uni agli altri come segno del tuo amore, annunciatori del vangelo di Gesù nella vita concreta, attraverso segni di amicizia, con l’esempio, il sostegno nella preghiera, la generosità. Grazie per le persone ricche di fede che ci hai messo ancora accanto.

Grazie per quanti vivono quotidianamente a servizio dei fratelli e delle sorelle, senza clamore, con dedizione, con competenza, con cura, disponibili alla collaborazione, in famiglia, nel luogo di lavoro e negli ambienti di vita, in parrocchia. Basta aprire gli occhi e vediamo dovunque tante persone che ti assomigliano e il nostro cuore si riempie di gratitudine. La disarmante semplicità di una donna sempre disponibile e piena di inventiva nell’offrire aiuto, la generosità attenta e discretissima di una coppia di sposi, la freschezza di chi mai si tira indietro e mai fa pesare la fatica del suo impegno, la tenerezza nei gesti di un papà e di una mamma, l’amore di una donna che aiuta il figlio a ricuperare il rapporto con il padre, che a un certo punto ha abbandonato la famiglia.

Grazie per Papa Francesco, che parla sempre diretto al nostro cuore e non finisce mai di stupirci. Quest’anno ha accolto una rappresentanza della comunità e ci ha incoraggiato nel cammino.  Dopo aver ascoltato la chiesa di Roma, ha scelto don Angelo come suo vicario. Questi favorisce nella nostra diocesi un clima fraterno e ci incoraggia a camminare insieme, seguendo i tuoi segni.

Grazie per i nostri genitori e per tutte le persone che sono state preziose per noi e che quest’anno hai chiamato a te.

Grazie perché per azione del tuo Spirito la comunità cresce in comunione e camminiamo sempre più insieme. Ci stiamo conoscendo meglio. C’è inoltre possibilità di apertura verso persone che non conoscevamo. Ognuno è un dono, un arricchimento della vita comunitaria. La comunità è diventata per alcuni come una seconda casa.

Grazie per i bambini e i ragazzi che hanno iniziato in autunno uno dei cicli di catechesi o sono entrati in una delle tre branche degli scout. Grazie per tutti quelli che hanno partecipato alle nostre liturgie e arricchito la nostra vita comunitaria. Sono una tua chiamata all’aprirci e ad essere fecondi.

Grazie per le persone che hanno deciso quest’anno di rendersi disponibili per il servizio dei bambini e dei ragazzi nella catechesi e nel percorso scout; per quanti hanno permesso di far crescere l’accoglienza quotidiana in parrocchia; per chi sta cercando di fare incontrare le persone anziane; per chi si è messo a servizio attraverso il centro di ascolto e “Vestiti di dignità” (così abbiamo chiamato il servizio rinnovato delle persone, offerto in occasione della ricerca o della offerta di abiti). Sono tutti servizi che arricchiscono chi li riceve, ma fanno crescere nella carità e nell’umiltà anche chi li offre. In quaresima c’è stata una giornata in cui ci siamo messi insieme a servizio in quattro luoghi di fragilità. E’ stato un seme, che sembra già portare frutto per alcune famiglie che periodicamente tornano con i loro figli al Don Calabria. Grazie per chi si è messo a disposizione per seguire meglio l’amministrazione economica.

Grazie perché per la famiglia Mata, nostra ospite, si stanno aprendo prospettive di nuova autonomia. Grazie perché la famiglia Staicu è potuta tornare a casa. Grazie per Ihab che sta crescendo.

Grazie per gli incontri con le persone che vengono ad inquietare la nostra tranquillità con le loro molteplici fatiche e ci chiamano a rimetterci in cammino, nella solidarietà e nella speranza. Grazie per i giovani che, diversi da come ce li aspettavamo, ci hanno chiesto di cercare ancora e di ascoltare te che ci parli attraverso di loro.

Grazie per la possibilità di lavorare insieme e di crescere personalmente nelle diverse equipe e nella comunità capi. Per il percorso di autoformazione dei catechisti, occasione preziosa di riflessione – che ci porta alle radici della nostra fede – e di conoscenza delle ricchezze che lo Spirito semina in ciascuno di noi. Grazie per il cammino delle famiglie, la ricerca sul tempo e gli incontri con la comunità di Civitella e di Fiano.

Grazie per la riflessione che come comunità stiamo facendo sul percorso di iniziazione e crescita nella fede cristiana, che offriamo ai bambini e ai ragazzi: è un’occasione per crescere nell’ascolto reciproco e della realtà.

Grazie per i campi e il pellegrinaggio che abbiamo vissuto quest’estate. Sono stati un’occasione di crescere in una maggiore vicinanza.

Grazie per il cammino di comunione che continua con le comunità religiose.

Grazie per la presenza dei fratelli di Nuova Proposta, stimolo all’ascolto di realtà diverse dalla nostra e testimonianza  profonda di fede. Grazie per la possibilità che il Vicario ci ha dato di continuare il nostro percorso insieme. Grazie per l’incontro con giovani omosessuali credenti, convenuti a Roma prima in pellegrinaggio e poi in ritiro: è stato un momento di benedizione per diverse persone che si sono sentite accolte pubblicamente. Grazie per i fratelli e le sorelle che ci hanno visitato da Westminster e ci hanno testimoniato il contrastato cammino di apertura della loro chiesa.

Grazie per Pino Lorizio, Stella Morra e Marcelo Barros che ci hanno aiutato nel cammino della fede. Grazie per Luigino Bruni, le dottoresse Reali e Corbisiero e i dottori Casciani e Dal Piaz e Antonio Mazzarotto che ci hanno dato strumenti per capire meglio la società in cui viviamo e poter fare la nostra parte. Grazie per il concerto della corale Nova Armonia che ci ha rallegrato il cuore.

Grazie per il creato che è meraviglioso e ci dà gioia e serenità quando ci fermiamo ad ammirare le sue bellezze e la sua grandiosità, che ci fanno sentire piccoli, ma felici di esserci.

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