Lettera di Febbraio dell’anno 2019
Un saluto a voi che leggete.
Questo mese vi propongo nella prima parte della mia lettera una presa di parola ecumenica firmata da rappresentanti di chiese cristiane che sono in Italia. In molti di noi c’è preoccupazione per ciò che si sta dicendo e facendo nei confronti dei migranti nel nostro paese. Questo appello dà elementi di interpretazione della situazione e indica delle strade per superare i problemi nel breve e nel lungo periodo, offrendo la collaborazione delle chiese. Mi sembra un contributo positivo al confronto e all’azione.
“Restiamo umani”
In occasione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, cattolici e protestanti italiani lanciano un appello comune perché si continui a vivere uno spirito di umanità e di solidarietà nei confronti dei migranti. Se per tutti è un dovere nei confronti di chi abbandona il proprio Paese rischiando la vita nel deserto e nel mare, per i cristiani si tratta di un obbligo morale. È per questo che, durante la settimana dedicata all’unità dei cristiani, che viene osservata in questi giorni (18-25 gennaio) in tutto il mondo, abbiamo sentito la necessità di unire le nostre voci, così come insieme abbiamo lavorato in tante occasioni nel campo dell’immigrazione, permettendo la realizzazione dei primi corridoi umanitari, avviati da Comunità di Sant’Egidio, Tavola Valdese, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Cei e Caritas italiana.
“Nell’occasione in cui celebriamo il dono dell’unità e della fraternità fra i cristiani, desideriamo spiegare a tutti che per noi aiutare chi ha bisogno non è un gesto buonista, di ingenuo altruismo o, peggio ancora, di convenienza: è l’essenza stessa della nostra fede. Ci addolora e ci sconcerta la superficiale e ripetitiva retorica con la quale ormai da mesi si affronta il tema delle migrazioni globali, perdendo di vista che dietro i flussi, gli sbarchi e le statistiche ci sono uomini, donne e bambini ai quali sono negati fondamentali diritti umani: nei paesi da cui scappano, così come nei Paesi in cui transitano, come in Libia, finiscono nei campi di detenzione dove si fatica a sopravvivere. Additarli come una minaccia al nostro benessere, definirli come potenziali criminali o approfittatori della nostra accoglienza tradisce la storia degli immigrati – anche italiani – che invece hanno contribuito alla crescita economica, sociale e culturale di tanti paesi. Da qui il nostro appello perché – nello scontro politico – non si perda il senso del rispetto che si deve alle persone e alle loro storie di sofferenza”.
Ma al di là del metodo, il documento ecumenico affronta problemi di merito:
“Una politica migratoria che non apre nuove vie sicure e legali di accesso verso l’Europa è fatalmente destinata a incentivare le immigrazioni irregolari. Per questo chiediamo ai vari paesi europei di duplicare o, comunque, di ampliare i corridoi umanitari, aperti per la prima volta in Italia all’inizio del 2016. È finita ormai la fase della sperimentazione e i risultati, positivi sotto tanti aspetti, sono sotto gli occhi di tutti. E’ auspicabile passare quindi ad una generalizzazione di questo modello, che salva dai trafficanti di esseri umani e favorisce l’integrazione. Per questo ci rivolgiamo direttamente al Governo italiano perché allarghi la quota dei beneficiari accolti nel nostro paese e si faccia promotore di un “corridoio umanitario europeo”, gestito dalla UE e da una rete di paesi volenterosi, prevedendo un adeguato sistema di sponsorship.
Il documento affronta anche il nodo problematico dei salvataggi in mare:
“Nel breve periodo, però, mentre si cerca il consenso europeo su queste misure, occorre garantire il soccorso in mare, che non può ridursi a una politica di respingimenti o di semplici chiusure. I migranti non possono essere vittime tre volte: delle persecuzioni, di chi li detiene in campi che – come varie volte attestato dall’ONU – non tutelano i diritti umani essenziali e di chi li respinge in quegli stessi campi e in quelle umiliazioni. Per noi cristiani, come per ogni essere umano, omettere il soccorso a chi giace sulla strada o rischia di annegare è un comportamento di cui si può solo provare vergogna. Per questo chiediamo un potenziamento delle attuali attività di soccorso, rese dai mezzi militari, dalla Guardia Costiera e dalle ONG, nel rispetto delle norme del mare e del diritto umanitario”.
Il testo si chiude con un appello a costruire un consenso su alcuni punti qualificanti sui quali le Chiese sono pronte a offrire il loro contributo:
“Per quanto divisivo il tema dell’immigrazione è così serio e grave da non potersi affrontare senza cercare una piattaforma minima di istanze e procedure condivise. Questo auspichiamo e per questo ci mettiamo a disposizione con la nostra esperienza e i nostri mezzi, pronti a collaborare sia con le autorità italiane che con quelle europee”.
Past. Eugenio Bernardini, Moderatore della Tavola valdese
Prof. Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio
Past. Luca M. Negro, Presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia
Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana
Ed ora vengo gli appuntamenti del mese.
Concerto di musica antica
Domenica 3 alle ore 17:00 in chiesa ci sarà il concerto “Resonet in laudibus. Apparuit quem genuit Maria” da parte del Tant m’abelis ensemble. Il concerto è organizzato dall’Associazione Amici di Monte Mario in collaborazione con la parrocchia. L’ingresso è gratuito.
Genitori del gruppo FriendsFritz
Sabato 9 alle ore 15:30 gli educatori e i genitori dei ragazzi si incontrano per confrontarsi e programmare gli appuntamenti dei prossimi mesi.
Blue revolution … Per un’economia sostenibile
Sabato 9 alle ore 20:30 all’Auditorium Due Pini in piazza dei Giochi Delfici ci sarà uno spettacolo teatrale realizzato dall’associazione Pop Economix, introdotto da Leonardo Becchetti. La serata è organizzata da Famiglie e singoli in rete e dall’associazione Song Taaba. Il contributo minimo di ingresso è di 5 euro.
Inaugurazione del dopo messa
Domenica 10 alle 12:00 nel giardino e nella sala parrocchiale i bambini e i ragazzi con i genitori inaugurano quello che desideriamo diventi un appuntamento di ogni domenica: il dopo messa, un tempo di gioco per i più giovani e di incontro per gli adulti. Questa prima domenica sarà però particolare: ci sarà un pranzo comunitario (ognuno porta per tutti quello che preferisce) con l’angolo del caffè e tornei di pallavolo, ping pong e biliardino.
Unzione degli infermi
Domenica 10 nella celebrazione eucaristica delle 9:30 celebreremo in forma comunitaria questo sacramento dell’amore di Dio che ci salva. Quanti stanno vivendo un’infermità, che li mette duramente alla prova, con la chiesa chiedono al Padre il dono dello Spirito.
Formazione dei catechisti
Martedì 12 alle ore 19:00 tutti i catechisti della comunità sono invitati al terzo incontro di formazione dal titolo “Che cosa vuol dire camminare secondo lo Spirito?”. Come al solito il testo stampato sarà disponibile in anticipo nel mobile all’ingresso della villa.
“Ecco, io faccio nuove tutte le cose!” – Includere è raccontare il Volto di Dio
Mercoledì 13 alle ore 20:00 Nuova Proposta ci invita in chiesa all’ascolto del quarto racconto biblico di questo ciclo, che nell’inclusione cerca il volto di Dio.
Adorazione eucaristica
Giovedì 14 ci sarà in chiesa la preghiera di adorazione eucaristica. Dalle 17:30 alle 18:00 sarà animata per i bambini. Dalle 18:00 alle 18:45 la preghiera sarà silenziosa. Dalle 18:45 alle 19:30 sarà animata per gli adulti.
Battesimo
Domenica 24 alle ore 16:00 celebreremo in chiesa il battesimo di Francesco. Fin da ora accompagniamo lui e i suoi familiari con la preghiera.