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Lettera del Parroco – Natale 2024
S. Fulgenzio, Natale 2024
Carissimi fratelli e sorelle della nostra comunità parrocchiale,
questa sera della vigilia di Natale, come sappiamo, con l’apertura della Porta Santa di S. Pietro, è iniziato il Giubileo ordinario del 2025. Questo fatto dà un colore particolare a questo Natale, suggerendoci di guardare al bambino nato a Betlemme come segno della misericordia di Dio, e come via che il Signore ha scelto per realizzare il suo disegno di amore.
Il Figlio di Dio si è fatto carne per abitare in mezzo a noi, per essere uno di noi, per essere il Dio con noi, l’Emmanuele: ha assunto in sé tutta la bellezza della nostra umanità, dando valore a ogni piccolo aspetto della nostra vita in quanto animato da amore e fiducia.
Il Figlio di Dio ha avuto il nome di Gesù, Dio-salva, perché assumendo la nostra umanità l’ha riempita della sua divinità, rendendoci uomini e donne come Dio aveva desiderato nel suo grande progetto di amore: ha innestato in noi una forza capace di vincere il male che si insinua nel nostro cuore, liberandoci dal peccato e permettendoci di vivere da veri figli di Dio e fratelli tra noi.
Come è difficile per noi credere veramente questo, quando vediamo il mondo scivolare pericolosamente verso una condizione di violenza e di ingiustizia sempre maggiore! Nel mondo si moltiplicano le guerre, sempre più distruttive e insensate, alimentate da interessi di pochi; nel silenzio si mantengono situazioni di sfruttamento dei poveri, come anche condizioni di estrema indigenza di interi popoli, fino alla fame. E, in piccola scala, vediamo tutto questo anche intorno a noi.
Eppure, siamo chiamati a credere che il mondo può cambiare davvero, a partire da ciascuno di noi, proprio grazie al bambino di Betlemme, che ha poi compiuto la sua missione morendo e risorgendo per noi. Il Giubileo ci chiede di essere pellegrini di speranza: camminare con gli altri uomini per le strade del mondo, tra passaggi facili e grandi fatiche, tra godimento del paesaggio e cadute dolorose, tra luci e ombre, con la missione di aiutare i nostri fratelli ad allungare lo sguardo, non fermandosi a ciò che appare più evidente, ma sapendo cogliere i piccoli segni di bene presenti nel mondo, frutto dello Spirito, segni del regno di Dio che, come granello di senape, cresce silenziosamente e un giorno diventerà un grande albero capace di accogliere tutti.
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